Galmararetta

Dopo un paio di settimane di silenzio torno con altre foto dall’altopiano di Asiago.

Qui percorrevo un sentiero attorno alla Malga Galmararetta che inizia in località detta “Croce del Francese”, passa accanto ad un cimitero della Grande Guerra, poi si allunga sotto alcune imponenti pareti rocciose. All’inizio della passeggiata non ho incontrato neve ma, una volta giunto nel tratto più ombroso e freddo, hanno fatto la loro comparsa le prime chiazze che presto sono diventate una coltre bianca e intonsa sopra i 1700 metri di quota. Non ho incontrato anima viva, a parte un paio di cerve adulte che si sono date alla fuga non appena il mio incauto piede, calpestando un ramo secco sul sentiero, ha svelato loro la mia vicinanza. Sì, lo avrete capito, sono un tipo solitario che ama ricaricarsi col canto degli uccelli e il sibilo del vento.

Foto scattate con Sony a6300 e obiettivo Samyang 12mm f/2.0 NCS CS.

Soliti alberi, solite rocce, solito muschio… ma ogni volta è diversa
Dai pochi centimetri delle foglie di muschio alle decine di metri delle chiome degli abeti
Rocce, alberi, neve… sembra poco ma per certi animali, adattati al clima montano, è tutto
Le mie impronte si perdono in lontananza tra gli abeti
Un rametto di erica ingiallito dal freddo e dalla siccità
Un rododendro in attesa della primavera abbarbicato su una roccia
L’erica fiorisce anche tra la neve
Un lichene, forse Xanthoria parietina, fa bella mostra di sé sulla corteccia di un acero
Sulla stessa corteccia vivono anche altri licheni, meno vistosi ma comunque interessanti